"Presento in questa sede una selezione di opere eseguite negli ultimi vent'anni, scelte tra i diversi filoni che hanno ispirato il mio lavoro. All'inizio della mia attività il mio linguaggio aveva un carattere neoepressionista, con il quale mi proponevo di illustrare, tra ironia e pietà (fors'anche con venature di sdegno o di stizza) le debolezze e i vizi di un'umanità facilmente votata ad avvilirsi, a degradarsi e ad abbruttirsi, pur celando spesso tali tendenze dietro la maschera buonista e perbenista di tutti i giorni.
Ben presto però mi sono reso conto che questo linguaggio (a cui non ho mai rinunciato, e che pratico ancor oggi) non bastava e non era funzionale per esprimere un'altra serie di temi di cui avvertivo l'urgenza. Probabilmente mi muoveva anche la voglia di manifestare il mio desiderio di recuperare la nostra grande tradizione pittorica, in polemica con la rottura operata nei confronti del passato delle avanguardie storiche e degli equivoci che sono poi derivati da quella rottura. Così, come un viaggiatore a ritroso nel tempo, mi sono voltato indietro per ispirarmi di volta in volta, a seconda del soggetto che intendevo trattare, a quelle tecniche e a quelle scuole del passato che più mi suggestionavano..."
Di seguito: il dépliant della mostra, alcune delle opere esposte e immagini della vernissage.
Carnevale |
Dead boy |
Fermata d'autobus |
Il sogno di Simonetta |
Autoritratto come busto rotto. (il pittore oggi) |
Miriam |
Paola |
Cesto con ortaggi |
Il giorno della vernissage |
La vernissage |
Opere esposte |
Nella prima sala del Castello, il giorno della vernissage |
In una sala del Castello, il giorno della vernissage |
Un momento della vernissage |
Un momento della vernissage |
Milena Nelli Mazza |
Silvana Ferraris |